Vuoi
un gelato? Due palline. Ci rompiamo? Le palline. Ci giochiamo? Le palline.
Bette che. Vuoi giocare con me? Chi ce l'ha non lo vuole, chi non l'ha... finila! Meglio mai, meglio morti, meglio
stare in pochi o molti? Sii povero, sì, povero te, povero chi è senza di me,
proverò te, berrò del tè, credo proprio che mi farà un gran bene, lo farò per
me, lo farò per tempo, gireremo il mondo ma in un solo istante, povero, tenero,
povero te, prenderò del tè, prenderò del tempo e lo terrò per me, lo userò con
chi ha finito il tempo e ha distrutto il mondo, parlerò con te dandoti del tu,
ballerai in tutù, ma soltanto per me, penso proprio che finirà così: tu davanti
a me che ti togli i jeans, è peggio per te e io senza jeans canterò del Funk,
canterò così: e adesso che c'è? Non ti piaccio più? Non ti piace più? Non ti è
mai piaciuto, ma se l'hai taciuto, io che ne sapevo, certo un po’ fingevo quando
sorridevo e tu non ridevi, se ti rivedessi forse rideresti, forse è meglio, no?
Perché non è il caso, casomai ti fosse sopraggiunto in testa che la vita è
questa, a quel punto forse, forse piangeresti e forse nemmeno dovresti, ma
fallo, dài, fatti del male, fallo da solo ché io non lo so fare, fallo, dài,
fallo speciale, ché non sopporto la roba banale.
Riferimenti:
- Al cinema (Lucio Battisti)
- Shining (Stanley
Kubrick)
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