Voi
ci fate schifo a priori, ma non vi cureremo, noi non siamo dottori, siamo
suonatori di campionatori, la love-story coi vinili nei raccoglitori, sta
cambiando il mondo, quali dritte, qui è tutto storto, siamo tre amici al bar che
giocano col morto, siamo una donna con il fiato sporco. Il rap sotto sforzo: fa
cagare.
Oggi mi sento più o meno così…
Chi
è che ti ha sconvolto, che ti ha rubato il mondo, che ti ha lasciato in mutande
aspettando? Chi era la porta, chi il varco? Chi imbarco nella mia vita nuova
sulla luna?
Adesso
parto, con i tuoi avanzi in bocca, mi lancio dal Redentore, dove chi casca ci
muore, ho strisciato, mi sono immaginato dentro il pigiama dell'assassinato, ad
un tanto così dalla mia vita perfetta che a raschiare il grigio ho consumato
una lametta, ho spaccato quegli occhiali da sole che rendevano buio ogni
calcio, meglio un abbraccio che un bacio, se fossi stato il Nazareno avrei
gradito che il disegno fosse meglio rifinito.
Il
resto non ha ancora capito che ci vuole più tempo che cambiare un vestito, del
resto non ho ancora capito che il mondo è finito, il mondo che conoscevamo noi è
finito, è partito un progetto e ti coinvolge in proporzione all'entità del tuo
difetto, siamo gente da rigetto, lontani dallo spazio protetto.
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